pH salivare: cos’è, a cosa serve e quando controllarlo

pH salivare: cos’è, a cosa serve e quando controllarlo

Dott. Giuseppe Di Maio

La saliva è un fluido fondamentale per il mantenimento della salute orale. Ogni giorno ne vengono prodotti tra 1 e 1,5 litri, con una maggiore secrezione nel pomeriggio e una riduzione significativa durante la notte.

La sua funzione protettiva dipende in larga parte dal pH salivare, che deve restare il più possibile neutro (tra 6.5 e 7.5). Alterazioni persistenti di questo valore possono favorire l’insorgenza di carie, malattie gengivali e alitosi.

Che cos’è il pH salivare e perché è importante

Il pH della saliva misura l’acidità o l’alcalinità del cavo orale. Una saliva neutra:

  • Protegge lo smalto dei denti

  • Contrasta la proliferazione di batteri nocivi

  • Favorisce una corretta masticazione e digestione

  • Previene l’alitosi

Dopo i pasti, il pH può temporaneamente abbassarsi a causa degli alimenti acidi o zuccherini. Tuttavia, una saliva sana è in grado di autoregolarsi, riportando il valore del pH alla normalità entro 1-2 ore.

Quando il pH resta troppo acido per lunghi periodi, aumenta il rischio di erosione dello smalto e formazione di carie. Se invece diventa troppo basico, si facilita la formazione di placca mineralizzata (tartaro), dannosa per le gengive.

Quando fare il test del pH salivare

Il test del pH salivare è un esame semplice ma utile per monitorare l’equilibrio chimico del cavo orale. Si esegue tramite cartine tornasole, che cambiano colore a contatto con la saliva, indicando il valore di pH.

Può essere indicato in presenza di:

  • Carie frequenti

  • Irritazioni gengivali ricorrenti

  • Secchezza orale persistente

  • Alitosi inspiegata

Chiedere al proprio dentista di eseguire il test può aiutare a identificare precocemente squilibri e pianificare interventi mirati.

Salivazione eccessiva o insufficiente: cosa significa

La produzione salivare alterata è spesso un sintomo da non sottovalutare:

Salivazione eccessiva (ipersalivazione)

Può essere legata a:

  • Disturbi neurologici

  • Infezioni orali

  • Effetti collaterali di farmaci

In questi casi è opportuno rivolgersi a un medico per una valutazione approfondita.

Salivazione ridotta (xerostomia)

Può provocare:

  • Disagio durante la parola o la deglutizione

  • Alito cattivo

  • Maggiore incidenza di carie e infezioni gengivali

Consigli utili:

  • Bere molta acqua

  • Evitare alcol e caffeina

  • Masticare gomme senza zucchero

  • Usare spray o gel di saliva artificiale nei casi più gravi, su indicazione del dentista

Attenzione alla scelta del dentifricio

Anche il dentifricio può influire sull’equilibrio del pH salivare. Molti prodotti commerciali contengono:

  • SLS (laurilsolfato di sodio): agente schiumogeno che può irritare le mucose

  • Oli essenziali in concentrazioni elevate: possono alterare la flora batterica benefica

Per mantenere il naturale equilibrio del cavo orale è preferibile:

  • Usare un dentifricio delicato e privo di sostanze aggressive

  • Scegliere prodotti formulati per bocche sensibili

  • Consultare il dentista per ricevere indicazioni su prodotti specifici

 

Il pH salivare è un indicatore chiave della salute della bocca. Mantenere valori corretti aiuta a prevenire disturbi come carie, gengiviti e alitosi. Il controllo periodico del pH, una corretta igiene orale e la scelta di prodotti delicati sono essenziali per preservare l’equilibrio della flora orale e garantire una bocca sana nel tempo.

Per approfondimenti o per richiedere un test del pH salivare, contatta il nostro studio.

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