14 GEN 2023

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Cos’è l'affollamento dentale e quali problemi comporta?

dott. Giuseppe Di Maio

Chi soffre di affollamento dentale registra una differenza sostanziale tra la dimensione dei denti e lo spazio necessario per il loro alline­amento all’interno della bocca. Spesso i denti fini­scono col sovrapporsi l’uno all’altro, emergono solo in parte o in alcuni casi rimangono completamente all’interno dell’osso.
Questo problema è più comunemente chiamato denti accavallati ed è molto diffuso tra la popola­zione.

AFFOLLAMENTO DENTALE

Qual è la causa di questo problema?


La causa di questa situazione trova origine in alcuni fattori che condizionano e riducono sensibil­mente lo spazio destinato ai denti:

  • il volume e la pressione della lingua
  • la pressione esercitata dalle guance
  • le caratteristiche intrinseche della mandibola
  • cattive abitudini di masticazione ac­quisite soprattutto durante l’infanzia.

In particolare l’abitudine di succhiarsi il dito o di tenere il ciuccio, di stringere il labbro superiore tra i denti e di respira­re continuamente con la bocca anziché con il naso, sono tutte attività apparentemente innocue che possono condizionare la crescita e la posizione dei denti, perché creano uno squilibrio tra i muscoli di lingua, labbra e guance. 

Anche il fattore dell’eredi­tarietà può avere una grande incidenza nel verificarsi di questa problematica.

Quali le conseguenze e quali i rimedi dell'affollamento dentale?


Il perdurare di questa problematica può portare a preoccupanti conseguenze quali la malocclusio­ne – ossia la chiusura disallineata dell’arcata dentale superiore e inferiore – e il bruxismo – la tendenza a digrignare inconsapevolmente i denti, soprattutto durante il sonno.

Dal momento che non esiste un solo tipo di af­follamento dentale ma varia da paziente a paziente, sarà il dentista a scegliere di volta in volta l’intervento più idoneo da adottare. Il problema spesso richiede interventi delicati, specie in età adulta ecco perché è preferibile intervenire subito.

Nei bambini, infatti, è possibile correggere l’accavallamento dentale e in alcuni casi evitarlo del tutto attraverso un intervento di ortodonzia. Il medico, ortodontista effettua lo stu­dio del caso clinico avvalendosi dei modelli in gesso, delle fotografie e dell’esame delle radiografie sulle quali è possibile effettuare una cefalometria, cioè la misurazione in millimetri delle basi scheletriche nel­le quali sarà possibile spostare e muovere i denti. In seguito allo studio del caso si potrà decidere il piano terapeutico che prevederà l’utilizzo di una sequenza programmata di apparecchiature ortodontiche e in alcuni casi l’estrazione strategica di alcuni elementi dentari per creare i giusti spazi necessari all’allinea­mento dentario e alla correzione delle malocclusio­ni.